Arteriosclerosi
La malattia arteriosa (arteriosclerosi in senso lato) è identificata da un invecchiamento del tubo arterioso che si restringe perché al suo interno si formano delle incrostazioni (placche) che riducono il lume del vaso e quindi la possibilità di passaggio degli elementi nutritizi.
La gravità della malattia progredisce proporzionalmente al grado di restringimento del vaso.
La placca presenta una sua vecchiaia. Il deposito iniziale, caratterizzato da elementi morbidi non calcifici, genera la placca cosiddetta fibrosa, costituita essenzialmente da depositi di grasso e colesterolo; questo stadio di malattia è passibile di regressione se ben curato.
La placca col tempo diventa calcifica per l'apporsi di calcio sul deposito morbido.
La placca calcifica, nel tempo, se non curata, si indurisce sempre più e progredisce all'interno del vaso dando luogo a delle stenosi (ossia riduzione del diametro del tubo dove passa il sangue) che dopo il 50% diventano pericolose.
Il riscontro di una lesione arteriosa minore del 50% in soggetti dopo i 65 anni di età è da ritenersi pressochè fisiologico, mentre è da considerarsi patologica la scoperta del fenomeno prima dei 50 anni.
Le cause che portano a questa patologia sono identificate con la presenza dei cosiddetti fattori di rischio vascolari: ipertensione, sovrappeso, dislipidemia (aumento dei grassi, colesterolo e trigliceridi nel sangue), fumo, diabete. Il paziente che ha uno di questi fattori di rischio è candidato (rispetto a chi non ne ha) a manifestare arteriosclerosi.
Il rischio vascolare aumenta vistosamente per la presenza concomitante di più fattori ed in funzione anche della percentuale di ognuno di essi.
I valori soglia sono:
• Ipertensione
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Pressione Arteriosa max non superiore a 150 mm. hg Pressione Arteriosa min. inferiore a 90 mm. hg
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• Sovrappeso
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non oltre il 10% del peso ideale
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• Dislipidemia
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colesterolo fino a 220 mg trigliceridi fino a 170 mg
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• Fumo
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tollerate 5 sigarette al giorno
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• Diabete
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non oltre 110 mg
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Negli altri casi e laddove questo non basti, si ricorre all'uso di farmaci, la cui somministrazione deve essere valutata di caso in caso per la svariata disponibilità di questi ultimi e per i diversi meccanismi d'azione.
Gli organi più colpiti e le malattie vascolari corrispondenti sono
ORGANO |
ARTERIE |
MALATTIA |
CUORE | CORONARIE | ISCHEMIA E INFARTO |
CERVELLO | CAROTIDI-VERTEBRALI | ICTUS CEREBRALE |
RENI | RENALI | IPERTENSIONE GRAVE |
ADDOME | AORTA ADDOMINALE | ANEURISMA AORTA |
ARTI INFERIORI | FEMORALI-TIBIALI | ARTERIOPATIA ARTI INF. |
Per quanto riguarda il cuore, il problema è di competenza cardiologica e cardiochirurgica per la cura medica o chirurgica e si rimanda ad altra sede l'aspetto curativo.